40 ore all’anno
1. Come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) la formazione è strumento operativo per il potenziamento e lo sviluppo del capitale umano necessario per cogliere gli obiettivi della transizione digitale, amministrativa ed ecologica.
2. La Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione 14/01/2025 ha apportato significative novità in merito al rapporto tra formazione obbligatoria nella P.A., compiti e responsabilità di dirigenti e dipendenti disponendo quanto segue.
Le Pubbliche Amministrazioni ex art.1,c.2, D.Lgs. n. 165/2001 assegnano a ciascun dirigente, quale obiettivo annuale di performance, la formazione per 40 ore/anno, a partire dal 2025, prioritariamente sui temi della leadership e delle soft skills. Promuovono la formazione dei propri dipendenti (obiettivo di 40 ore/anno, a partire dal 2025)
I Dirigenti pubblici conseguono l’obiettivo di performance individuale in materia di formazione. Il mancato conseguimento incide sulla corresponsione del trattamento accessorio collegato ai risultati. Assegnano ai propri dipendenti,a partire dalla definizione di piani formativi individuali, obiettivi di performance in materia di formazione (40 ore/anno, a partire dal 2025) sui temi della formazione obbligatoria, soft skills e competenze necessarie per l’attuazione del PNRR.
I Dipendenti pubblici esercitano il proprio diritto/dovere alla formazione, dimostrando un atteggiamento positivo e proattivo rispetto allo sviluppo delle competenze e all’auto-apprendimento.
3. La Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione 18/01/2024 evidenzia la centralità della formazione, quale strumento fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze, delle competenze e delle capacità del personale, avente un ruolo imprescindibile nel processo di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche. Secondo la direttiva suindicata:
- la promozione della formazione e della partecipazione attiva dei dipendenti alle iniziative di sviluppo delle competenze promosse costituisce obiettivo di performance dei dirigenti;
- un numero minimo di ore (almeno 24 ore all’anno) deve essere garantito, quale diritto-dovere, a ogni dipendente pubblico;
- occorre rafforzare lo strumento della formazione a distanza (FAD) su base telematica, anche ai fini del risparmio di spesa che tale modalità comporta;
- rivestono importanza i percorsi formativi diretti a sviluppare le competenze digitali (anche in riferimento alla disciplina legislativa e contrattuale in tema di lavoro agile), nonché le competenze trasversali (soft skills) e le competenze manageriali, che intendono implementare un adeguato esercizio della leadership.
4. La Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione 23/03/2023, avente ad oggetto “Pianificazione della formazione e sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ha sottolineato la centralità della formazione e dello sviluppo del capitale umano, evidenziando che:
- la formazione e la riqualificazione costituiscono un “diritto soggettivo” e, al tempo stesso, un dovere di tutti i dipendenti pubblici;
- la formazione e la riqualificazione del personale deve costituire investimento organizzativo necessario e variabile strategica non assimilabile a mera voce di costo nell’ambito delle politiche relative al lavoro pubblico;
- è necessario riservare un’attenzione particolare rispetto allo sviluppo delle soft skills, ovvero delle competenze trasversali, legate alla leadership, al lavoro in team, alla capacità di adatta-mento al cambiamento, alle capacità comunicative, ecc.;
- a tutti i dipendenti pubblici devono essere garantite almeno 24 ore di formazione/anno sia per la formazione relativa alle competenze trasversali, sia per quella riferita a obiettivi “specifici”.
- la promozione della formazione e, in particolare, della partecipazione attiva dei dipendenti alle iniziative di sviluppo delle competenze promosse costituisce un obiettivo di performance dei dirigenti.
La formazione continua deve avere valore per le persone e per le amministrazioni pubbliche.
5. Con il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto dal Dipartimento della Funzione Pubblica e le OO.SS. il 10 marzo 2021, è stato sancito che:
Ogni pubblico dipendente deve essere titolare di un diritto/dovere soggettivo alla formazione
La formazione e la riqualificazione del personale deve assumere centralità quale diritto soggettivo del dipendente pubblico e rango di investimento organizzativo necessario e variabile strategica non assimilabile a mera voce di costo nell’ambito delle politiche relative al lavoro pubblico.
Proprio perché diritto/dovere per ogni lavoratore, PA360 Training on skills contribuisce al processo di “democratizzazione” della formazione rendendola accessibile a tutti a costi molto contenuti, senza disdegnare qualità ed esaustività.
Siamo fermamente convinti che più formazione per i dipendenti pubblici comporti non solo sviluppo delle conoscenze professionali e delle competenze personali, ma anche maggiore motivazione e coinvolgimento dei lavoratori.
Ciò determina incremento di performance e produttività per le Pubbliche Amministrazioni e migliori servizi per utenti, cittadini e imprese.
Inoltre, la crescita personale e lo sviluppo delle competenze trasversali (soft skills), unitamente al costante apprendimento ed all’aggiornamento professionale delle competenze tecnico-specialistiche (hard skills), sono indispensabili non solo al lavoro, ma in tutti gli ambiti della vita: famiglia, scuola, amicizie, relazioni sociali.